Presentazione Giro d’Italia 2017, il percorso
Il Giro d’Italia 2017 si preannuncia altamente spettacolare. L’edizione numero 100 della Corsa Rosa si apre con il ritorno in Sardegna e la Grande Partenza da Alghero alla volta di Olbia (206,0 km), che vedrà subito protagoniste le ruote veloci. Il secondo atto, Olbia – Tortolì (221,0 km), si addentrerà poi nell’entroterra della provincia di Nuoro, con un tracciato molto lungo e nervoso che vedrà i corridori impegnati soprattutto nel GPM di Genna Silana (2ª cat,, 19,6 km al 3,2%, 10% max), superato a 47 chilometri dal traguardo. Si ripartirà poi ancora da Tortolì alla volta di Cagliari (148,0 km), con una tappa semplice che chiuderà con una volata questa ritrovata esperienza sarda.
Il passaggio in Sicilia, dopo un primo giorno di riposo per il trasferimento, avverrà col botto grazie alla Cefalù – Etna (181,0 km), primo arrivo in salita di questa edizione che mette sul piatto la lunghissima Portella Femmina Morta (2ª cat., 32,8 km al 4,5%, 8% max) e quindi l’ascesa finale verso il Rifugio Sapienza (1ª cat., 17,9 km al 6,6%, 12% max) dove nel 2011 vinse Alberto Contador. La seconda tappa siciliana sarà poi la semplice Pedara – Messina (159,0 km) che costeggerà la costa orientale, toccando anche Taormina, per poi omaggiare Vincenzo Nibali nella sua città Natale.
La risalita della costa tirrenica comincerà con la lunga Reggio Calabria – Terme Luigiane (217,0 km) che negli ultimi 40 chilometri potrebbe regalare sorprese, anche grazie ad un finale in leggera salita che sicuramente farà esplodere anche il gruppo dei migliori. Un’altra lunghissima tappa di trasferimento sarà poi la Castrovillari – Alberobello (224,0 km), che toccherà anche la Basilicata prima di giungere nella celebre località barese dei trulli, dal 1996 patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. L’ottava tappa, Molfetta – Peschici (189,0 km), si preannuncia altamente spettacolare dal punto di vista paesaggistico, con i passaggi da alcuni luoghi simbolo del Gargano quali Monte Sant’Angelo (2ª cat., 9,6 km al 6,1%, 10% max) e Vieste. Il traguardo di Peschici sarà poi posto in cima ad uno strappo con pendenze anche del 12% che di nuovo accenderà la bagarre anche tra i big.
La prima parte del Giro si concluderà quindi con la Montenero di Bisaccia – Blockhaus (149,0 km), che non prevede particolari difficoltà prima della salita finale (1ª cat., 13,6 km all’8,4%, 14% max), che nel 2009 incoronò Franco Pellizotti, ma che quest’anno viene affrontata dal versante di Roccamorice, conquistata da Eddy Merckx nel 1967.
LA SECONDA SETTIMANA
Dopo il secondo giorno di riposo, i corridori si cimenteranno nella prima cronometro individuale di questa edizione, da Foligno a Montefalco (39,8 km). La “Cronometro del Sagrantino” si presenta insidiosa, ma non troppo, con gli ultimi cinque chilometri in leggera salita che però si faranno sentire nelle gambe dei corridori. Una delle tappe più imprevedibili di questa edizione è senza dubbio la Firenze – Bagno di Romagna (161,0 km), tappa appenninica, con omaggio a Gino Bartali in partenza, senza un metro di pianura e dallo sviluppo altimetrico importante. La successione dei GPM sarà Passo della Consuma (2ª cat., 15,9 km al 6,1%, 10% max), Passo della Calla (3ª cat., 16,0 km al 5,3%, 9% max), Passo del Carnaio (3ª cat., 11,4 km al 4,5%, 11% max) e quindi, dopo un primo passaggio dal traguardo, Monte Fumaiolo (2ª cat., 23,1 km al 3,7%, 12% max) a 25,2 chilometri dal traguardo. Non si tratta di salite insuperabili ma, proprio per questo, non tutti riusciranno ad interpretare al meglio questo tracciato.
A questa tappa seguiranno la Forlì – Reggio Emilia (229,0 km) e la piattissima Reggio Emilia – Tortona (167,0 km), che serviranno soprattutto per tirare il fiato e portare il gruppo ai piedi delle Alpi. Il 20 maggio sarà quindi la volta della evocativa Castellania – Oropa (131,0 km) che vuole rendere omaggio a Fausto Coppi e Costante Girardengo alla partenza e alle grandi imprese del ciclismo all’arrivo, 18 anni dopo quella storica di Marco Pantani e tre dopo l’ultimo successo di Enrico Battaglin. La salita finale sarà secca, con 11,8 km al 6,2% (13% max) che faranno male a molti corridori.
La settimana si concluderà con un’altra tappa incerta, la Valdengo – Bergamo (199,0 km) che propone un finale dal sapore di Giro di Lombardia con le salite di Miragolo San Salvatore (2ª cat., 8,7 km al 7,0%, 11% max), Selvino (3ª cat., 6,9 km al 5,4%, 9% max) e quindi lo spettacolare strappo di Bergamo Alta poco prima del traguardo.
LA TERZA SETTIMANA
L’ultima settimana si aprirà quindi già con il durissimo tappone Rovetta – Bormio (222,0 km) con Passo del Mortirolo (1ª cat., 12,6 km al 7,6%, 16% max), la Cima Coppi Passo dello Stelvio/Stilfserjoch (21,7 km al 7,1%, 12% max) e quindi una nuova scalata dal versante opposto fino all’Umbrailpass/Giogo di Santa Maria (1ª cat., 13,4 km all’8,4%, 12% max) dal quale poi seguirà la picchiata verso Bormio. La speranza è che il tempo sia clemente, permettendo così l’intero svolgimento di questa tappa.
Mediamente impegnativa sarà quindi la diciassettesima tappa Tirano – Canazei (219,0 km) con Aprica (2ª cat., 12,3 km al 6,3%, 11% max) e Passo del Tonale (2ª cat., 11,0 km al 5,7%, 10% max) in apertura, ma che poi non presenterà altre difficoltà di rilievo. Breve, ma tutta in salita e discesa, si presenta la successiva Moena – Ortisei/St. Ulrich (137,0 km) che mette sul piatto Passo Pordoi, Passo Valparola, Passo Gardena/Grödnerjoch, Passo di Pinei/Panidersattel e quindi la complicata scalata verso Pontives (1ª cat., 9,3 km al 6,8%, 12% max) che sarà seguita da altri quattro chilometri in leggera salita verso Ortisei.
Non ci sarà tempo per rifiatare, visto che ci si tufferà immediatamente nella San Candido/Innichen – Piancavallo (191,0 km), caratterizzata da un durissimo arrivo in salita lungo 15,4 km al 7,3% (14% max) dove Marco Pantani raccolse una delle sue vittorie più famose nel 1998. La penultima tappa del #Giro100, Pordenone – Asiago (190,0 km), sarà meno impegnativa anche se i corridori dovranno superare le difficoltà rappresentate dal Monte Grappa (1ª cat., 24,2 km al 5,3%, 11% max) e da Foza (1ª cat., 14,0 km al 6,7%, 11% max), che sarà superato a 14,8 chilometri dal traguardo.
A questo punto, per decidere il vincitore del Giro d’Italia 2017 bisognerà ancora aspettare il verdetto della cronometro conclusiva Monza – Milano (29,3 km), prova velocissima che potrebbe ancora decidere molto nelle zone alte della classifica.
TUTTE LE ALTIMETRIE E LE PLANIMETRIE
L’ELENCO DELLE TAPPE
DATA | TAPPA | KM |
Venerdì 5 Maggio | Tappa 1 – Alghero – Olbia | 206 |
Sabato 6 Maggio | Tappa 2 – Olbia – Tortolì | 211 |
Domenica 7 Maggio | Tappa 3 – Tortoli – Cagliari | 148 |
Lunedì 8 Maggio | Riposo (Palermo) | |
Martedì 9 Maggio | Tappa 4 – Cefalù – Etna | 181 |
Mercoledì 10 Maggio | Tappa 5 – Pedara – Messina | 159 |
Giovedì 11 Maggio | Tappa 6 – Reggio Calabria – Terme Luigiane | 217 |
Venerdì 12 Maggio | Tappa 7 – Castrovillari – Alberobello | 224 |
Sabato 13 Maggio | Tappa 8 – Molfetta – Peschici | 189 |
Domenica 14 Maggio | Tappa 9 – Montenero di Bisaccia – Blockhaus | 152 |
Lunedì 15 Maggio | RIPOSO (Foligno) | |
Martedì 16 Maggio | Tappa 10 – Foligno – Montefalco (crono) | 39,8 |
Mercoledì 17 Maggio | Tappa 11 – Firenze – Bagno di Romagna | 161 |
Giovedì 18 Maggio | Tappa 12 – Forlì – Reggio Emilia | 234 |
Venerdì 19 Maggio | Tappa 13 – Reggio Emilia – Tortona | 167 |
Sabato 20 Maggio | Tappa 14 – Castellania – Oropa | 131 |
Domenica 21 Maggio | Tappa 15 – Valdengo – Bergamo | 199 |
Lunedì 22 Maggio | RIPOSO (Bergamasca) | |
Martedì 23 Maggio | Tappa 16 – Rovetta – Bormio | 222 |
Mercoledì 24 Maggio | Tappa 17 – Tirano – Canazei | 219 |
Giovedì 25 Maggio | Tappa 18 – Moena – Ortisei/St. Urlich | 137 |
Venerdì 26 Maggio | Tappa 19 – San Candido/Innichen – Piancavallo | 191 |
Sabato 27 Maggio | Tappa 20 – Pordenone – Asiago | 190 |
Domenica 28 Maggio | Tappa 21 – Monza – Milano (crono) | 27,6 |
Totale | 3.605,4 | |
Media | 171,7 |
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